Perché è fondamentale conoscere gli incentivi del fotovoltaico nel 2026
Per chi opera nel settore delle rinnovabili, l’inizio dell’anno rappresenta un momento cruciale per pianificare e organizzare la propria attività. Prevedere la domanda, dimensionare i team, gestire l’inventario e programmare le installazioni diventano passaggi fondamentali per affrontare un mercato in continua evoluzione.
In questo scenario, conoscere in modo chiaro e aggiornato gli incentivi disponibili è essenziale: continuano a influenzare in modo determinante sia il mercato dei sistemi fotovoltaici sia quello delle pompe di calore, impattando direttamente sulle opportunità di vendita e sul ritorno economico dei progetti.
In questo articolo analizzeremo gli incentivi ancora attivi dal 2025 e le nuove opportunità introdotte nel 2026, offrendo indicazioni pratiche per adattare strategie, progetti e attività alle nuove regole del mercato e trasformare i bonus in vantaggi concreti.
Incentivi fotovoltaico: cosa cambia dal 2025
Il 2026 segna un anno di grossi cambiamenti per il settore fotovoltaico in Italia. Il Super Bonus 110% viene archiviato definitivamente, fatta eccezione per i cantieri nelle zone colpite dai terremoti del 2009 e del 2016, per i quali la richiesta sia stata presentata entro il 30 marzo 2024 con opzione per sconto in fattura o cessione del credito.
Al contrario, altri strumenti restano attivi (come il bonus prima casa) e altri ancora entrano in vigore (Conto Termico 3.0) per continuare a sostenere il settore. Questi incentivi premiano la qualità della progettazione, l’integrazione con sistemi di accumulo e pompe di calore e la partecipazione a progetti di autoconsumo collettivo.
Nei paragrafi successivi approfondiremo le opportunità specifiche per il settore residenziale e quello commerciale e per le comunità energetiche.
Incentivi fotovoltaico: residenziale
Per le famiglie, l’obiettivo principale è ridurre i costi energetici e aumentare l’autonomia. Gli strumenti principali nel 2026 sono:
Bonus prima casa 2026
Il Bonus prima casa resta confermato anche per il 2026, con detrazione del 50% per la prima abitazione e del 36% per le seconde case, fino a un massimo di 96.000 euro per unità immobiliare, ripartiti in 10 quote annuali di pari importo. Sono inclusi interventi di:
- ristrutturazione edilizia
- manutenzione straordinaria
- efficientamento energetico
- installazione di impianti fotovoltaici, batterie di accumulo e colonnine di ricarica
Non sono previsti limiti di reddito o riduzioni del periodo di detrazione. La conferma della misura permette alle famiglie di pianificare con certezza nuovi interventi e agli installatori di proporre soluzioni competitive, integrando calcoli di ROI e simulazioni di risparmio energetico.
IVA agevolata
Anche nel 2026 resta confermata l’IVA ridotta al 10% per l’installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo su edifici residenziali esistenti. In casi particolari, come la costruzione della prima casa, può essere applicata un’aliquota ancora più bassa del 4%.
Questa agevolazione rappresenta un risparmio immediato sul costo dell’impianto, rendendo l’investimento in fotovoltaico ancora più conveniente e accessibile.
Conto Termico 3.0
Il Conto Termico 3.0 incentiva pompe di calore e solare termico, ma attenzione, non copre il fotovoltaico residenziale. Consigliamo quindi di promuovere sistemi combinati con pompe di calore o solare termico, creando pacchetti completi di efficienza energetica e aumentando il valore percepito dell’intervento.
Contributi PNRR per gli impianti fotovoltaici in CER
Il GSE ha attivato la piattaforma per richiedere i contributi previsti dal PNRR: si tratta di un incentivo a fondo perduto pari al 40% della spesa ammissibile, con tariffa incentivante sull’energia condivisa per 20 anni.
Chi può accedere:
- L’impianto deve essere installato in un Comune con meno di 50.000 abitanti
- È obbligatorio aderire a una CER o a un Gruppo di Auto Consumatori
- L’impianto deve essere nuovo, realizzato dopo la presentazione della domanda, ed entrare in funzione entro il 30 giugno 2026
- La domanda va presentata al GSE
Reddito Energetico: fotovoltaico gratuito per famiglie a basso reddito
Oltre agli strumenti tradizionali come il Bonus Casa, per il 2026 gli installatori di impianti fotovoltaici devono considerare anche il Reddito Energetico Nazionale, gestito dal GSE. Questo programma consente l’installazione gratuita di impianti fotovoltaici da 2 a 6 kW per famiglie a basso reddito, con un budget complessivo di 200 milioni di euro (80 milioni per il Sud, 20 milioni per Centro-Nord incluso il Lazio).
Incentivi fotovoltaico per imprese e pubbliche amministrazioni
Per le imprese, il 2026 rappresenta un anno strategico per ridurre i costi energetici e migliorare la sostenibilità ESG. Il fotovoltaico diventa uno strumento fondamentale non solo per produrre energia pulita, ma anche per ottimizzare il ritorno economico degli investimenti.
Conto Termico 3.0 per il settore terziario e PA
Il Conto Termico 3.0 sostiene l’installazione di impianti fotovoltaici con accumulo abbinati a pompe di calore elettriche, rivolgendosi a enti pubblici e soggetti privati del terziario (uffici, negozi, scuole, ospedali).
- Incentivo base: 20% delle spese, fino al 35% con moduli Made in EU.
- Per scuole, ospedali e PA in comuni sotto 15.000 abitanti: fino al 100% delle spese.
- Costi ammissibili: 1.500 €/kW fino a 20 kW, decrescenti fino a 1.000 €/kW oltre 1 MW; accumulo fino a 1.000 €/kWh.
- Requisiti tecnici: potenza tra 2 kW e 1 MW, autoconsumo parziale, moduli e inverter nuovi certificati CE, rendimento minimo garantito, resistenza meccanica minima di 5.400 Pa.
- impianti su specchi d’acqua.
- Definizione potenza: potenza nominale calcolata tra somma moduli DC e inverter AC, consentendo un uso efficiente del rendimento dell’impianto.
Iperammortamento 2026: leva fiscale per il fotovoltaico aziendale
Nel 2026 l’Iperammortamento torna a essere uno degli strumenti fiscali più interessanti per le imprese che investono in efficienza energetica e sostenibilità. La misura consente di maggiorare il valore fiscale dei beni strumentali, permettendo una deduzione fino al 220% del costo sostenuto. Tra gli investimenti agevolabili rientrano anche gli impianti fotovoltaici per autoconsumo e i sistemi di accumulo.
L’incentivo si applica agli investimenti effettuati tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2026, con possibilità di estensione al 30 giugno 2027 in presenza di un acconto minimo del 20% versato entro fine anno. Possono accedervi tutte le imprese titolari di reddito d’impresa, indipendentemente da settore e dimensione.
Per il fotovoltaico, l’accesso all’iperammortamento richiede il rispetto di specifici requisiti tecnici sui moduli e, per ottenere la maggiorazione massima, la dimostrazione di un risparmio energetico certificato: almeno il 3% sui consumi complessivi del sito o il 5% sul processo produttivo interessato. Il beneficio fiscale varia in base all’importo investito e può essere cumulato con altri incentivi, purché riferiti a costi differenti.
Altri strumenti per l’autoconsumo aziendale
- Autoconsumo Diffuso e CER: condivisione virtuale dell’energia prodotta da grandi superfici industriali, con tariffa incentivante ventennale.
- Bando MASE Mezzogiorno: contributi a fondo perduto per impianti in aree industriali e artigianali di Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Conclusione: Strategie per Installatori e Progettisti
In un mercato fotovoltaico sempre più articolato, il successo degli installatori e dei progettisti dipende dalla capacità di combinare competenza tecnica, conoscenza degli incentivi e pianificazione strategica. Proporre soluzioni integrate, che combinino impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo e pompe di calore, permette di massimizzare l’efficienza energetica, aumentare l’attrattività delle offerte e accedere a più incentivi contemporaneamente.
È importante sfruttare tutte le opportunità disponibili: oltre agli strumenti principali come il Bonus Casa e il FER X, esistono contributi mirati per famiglie a basso reddito, per comunità energetiche locali o incentivi specifici per aziende e pubblica amministrazione. Integrare questi strumenti nei progetti consente di ampliare il portafoglio clienti e migliorare il ritorno economico.
La pianificazione a medio-lungo termine gioca un ruolo fondamentale. Conoscere scadenze, tetti di spesa e requisiti tecnici di ciascun incentivo è essenziale per ridurre rischi, evitare ritardi e garantire la completa fruizione dei contributi. La gestione accurata delle pratiche, la verifica dei moduli e degli inverter e la valutazione delle tariffe incentivanti diventano fattori chiave di competitività. Anche l’uso di software come Reonic, che digitalizzano e velocizzano i processi e permettono di includere il calcolo dell’incentivo direttamente nei preventivi, consente di aumentare le vendite e offrire ai clienti proposte più chiare e professionali.
FAQs
1. Quali sono i principali incentivi fotovoltaici attivi nel 2026?
I principali strumenti includono il Bonus Casa 2026 per i privati, i contributi PNRR per comunità energetiche, il Conto Termico 3.0 (per pompe di calore e solare termico), il Reddito Energetico Nazionale per famiglie a basso reddito e incentivi specifici per le imprese come iperammortamento.
2. Il Superbonus 110% è ancora disponibile?
No, il Superbonus 110% viene archiviato definitivamente nel 2026, fatta eccezione per i cantieri nelle zone colpite dai terremoti del 2009 e 2016 con richiesta presentata entro il 30 marzo 2024 e opzione per sconto in fattura o cessione del credito.
3. Cos’è il Bonus Casa 2026 e chi può usufruirne?
Il Bonus Casa permette detrazioni fiscali del 50% per la prima abitazione e del 36% per le seconde case, fino a un tetto di 96.000 € per unità immobiliare. Include ristrutturazioni, efficientamento energetico e installazione di impianti fotovoltaici, batterie e colonnine di ricarica, senza limiti di reddito.
4. È possibile ottenere IVA agevolata sugli impianti fotovoltaici?
Sì, l’installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo su edifici residenziali esistenti può beneficiare dell’IVA ridotta al 10%, e al 4% in casi specifici come la costruzione della prima casa.
5. Posso usare il Conto Termico 3.0 per il fotovoltaico residenziale?
No, il Conto Termico 3.0 copre pompe di calore e solare termico, ma non include l’installazione di impianti fotovoltaici residenziali.








