Il Conto Termico 3.0, in vigore dal 2025, rappresenta una delle novità più attese nel panorama degli incentivi alle energie rinnovabili in Italia. Con un limite di spesa annua di 900 milioni, l’obiettivo è sostenere la diffusione di tecnologie efficienti come le pompe di calore e favorire la loro integrazione con il fotovoltaico, creando soluzioni ancora più convenienti per famiglie, imprese e Pubbliche Amministrazioni.
Per gli operatori del settore, dagli installatori termoidraulici agli specialisti del fotovoltaico, si tratta di un’occasione unica. Non solo perché l’incentivo riduce drasticamente i tempi di ritorno degli investimenti, ma anche perché apre la strada a nuovi modelli di business basati su impianti integrati e su proposte complete, capaci di attrarre clienti sempre più attenti a costi, risparmio e sostenibilità.
In questo articolo spieghiamo in modo semplice come funziona, quali sono le novità rispetto al 2.0 e perché può fare la differenza per installatori e famiglie.
A differenza di altri incentivi, il Conto Termico ha due caratteristiche fondamentali:
Con queste caratteristiche, il Conto Termico 3.0 si distingue come uno strumento più solido e prevedibile rispetto ai bonus del passato. Non si tratta di un incentivo “a scadenza”, ma di un meccanismo stabile, capace di offrire certezze sia a chi investe che a chi installa.
Il nuovo incentivo amplia la gamma dei beneficiari di questo incentivo. Possono accedervi:
Una delle novità del Conto Termico 3.0 è l’attenzione alle comunità energetiche e alle cooperative locali: gruppi di utenti che producono, condividono e consumano energia rinnovabile. Questo significa che gli incentivi non riguardano solo i singoli impianti, ma anche modelli collettivi di produzione energetica.
Gli interventi che possono essere coperti dal fondo erogato dal GSE sono interventi che vanno a migliorare l'efficienza energetica degli edifici o che implicano la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.
Secondo quanto riportato dal Gestore Servizi Energetici (GSE), il Conto Termico 3.0 prevede una copertura variabile dei costi sostenuti, con percentuali che oscillano generalmente tra il 40% e il 65% a seconda della tipologia di intervento:
Incentivo | Tipo di intervento |
Fino al 40% | Per la demolizione e ricostruzione di edifici a energia quasi zero (nZEB). |
Fino al 40% | Per interventi come: isolamento delle superfici opache (pareti e coperture), sostituzione di infissi con modelli ad alte prestazioni, installazione di schermature solari, sostituzione dei corpi illuminanti, sistemi di building automation e sostituzione di caldaie tradizionali con modelli a condensazione. |
Fino al 50% | Per interventi di isolamento termico realizzati nelle zone climatiche E ed F. |
Fino al 55% | Per la demolizione e ricostruzione di edifici a energia quasi zero (nZEB) e quando l’isolamento termico e la sostituzione degli infissi sono abbinati ad altri sistemi efficienti, come caldaie a condensazione, pompe di calore o solare termico. |
Gli incentivi del Conto Termico 3.0 vengono regolati attraverso un contratto di diritto privato stipulato tra il GSE e il Soggetto Responsabile.
Il contributo economico può essere erogato:
Per gli installatori di pompe di calore e pannelli solari, questo incentivo rappresenta una leva commerciale e tecnica straordinaria, capace di trasformare un progetto in un investimento immediatamente sostenibile.
Per chi lavora nel settore delle rinnovabili, il Conto Termico 3.0 è più di un incentivo:
In pratica, gli installatori che includono il Conto Termico 3.0 nelle loro offerte, possono differenziarsi dalla concorrenza, aumentare le conversioni e fidelizzare clienti che vedono subito i benefici economici e ambientali.
Il Conto Termico 3.0 rappresenta un punto di svolta: non solo un sostegno economico, ma uno strumento che cambia il modo di progettare e proporre impianti energetici.
Per famiglie e imprese significa abbattere i costi iniziali e ridurre la dipendenza dal gas. Per installatori e professionisti, invece, è l’occasione di differenziarsi, offrendo soluzioni complete e finanziariamente più accessibili.
Chi saprà cogliere questa opportunità avrà un vantaggio competitivo reale: diventare il riferimento per clienti che cercano affidabilità, risparmio e innovazione.
1. Chi può accedere al Conto Termico 3.0?
Possono presentare domanda le Pubbliche Amministrazioni, i privati cittadini (anche in condominio), le imprese e, con alcune novità, le comunità energetiche e le cooperative.
2. Quali sono gli interventi principali finanziati?
Gli incentivi riguardano sia l’efficienza energetica (isolamento, infissi, caldaie a condensazione, building automation) sia la produzione da fonti rinnovabili (pompe di calore, biomassa, solare termico, sistemi ibridi, teleriscaldamento efficiente).
3. A quanto ammontano i contributi?
La percentuale di rimborso varia dal 40% al 65% in base all’intervento, con possibilità di arrivare fino al 100% per scuole, ospedali e altre strutture pubbliche del Servizio Sanitario Nazionale.
4. Il Conto Termico 3.0 è cumulabile con altri incentivi?
Sì, è cumulabile con contributi di natura non statale (ad esempio regionali o locali). Non è invece compatibile con altri incentivi nazionali che coprono le stesse spese.