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Bonus Casa 2026: confermata la detrazione al 50% per ristrutturazioni e impianti fotovoltaici

Il Governo conferma il Bonus Casa anche per il 2026: detrazione al 50% per la prima casa e 36% per le seconde, fino a 96.000 €. Scopri come sfruttare l’incentivo per installare impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo.
Manpreet Singh

Introduzione

Il Bonus Casa continuerà anche nel 2026.
Durante la riunione del Consiglio dei Ministri del 14 ottobre, il Governo ha confermato la proroga della misura con detrazione al 50% per la prima abitazione e al 36% per le seconde, mantenendo il tetto massimo di spesa a 96.000 euro per unità abitativa.

Si tratta di una notizia attesa da migliaia di famiglie e professionisti del settore edilizio e dell’efficienza energetica, che potranno così pianificare nuovi interventi anche nel prossimo anno, inclusi quelli legati all’installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo.

Cosa prevede il Bonus Casa 2026

Come riportato nel comunicato ufficiale del Governo, la Legge di Bilancio 2026 destina 18 miliardi di euro al sostegno di famiglie, imprese e finanza pubblica.
Tra le misure confermate rientra la proroga del Bonus Casa, che consente di detrarre dalle imposte il 50% delle spese sostenute per lavori di:

  • ristrutturazione edilizia;
  • manutenzione straordinaria;
  • efficientamento energetico;
  • installazione di impianti fotovoltaici, batterie di accumulo e colonnine di ricarica.

La detrazione resta ripartita in 10 rate annuali di pari importo, e non sono al momento previste modifiche ai criteri di accesso o riduzioni dei tempi di recupero del credito.

Nessun limite di reddito né nuove restrizioni

Le ipotesi circolate nei mesi scorsi riguardo a possibili limiti basati sul reddito o a una riduzione del periodo di detrazione da 10 a 5 anni non trovano, per ora, conferma ufficiale.
Le condizioni restano quindi invariate rispetto al 2025, rendendo il Bonus Casa uno degli strumenti più stabili e accessibili per chi desidera migliorare l’efficienza e il valore del proprio immobile.

Opportunità per chi installa impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo

Il Bonus Casa rappresenta oggi una leva importante anche per la transizione energetica domestica.
Gli interventi di installazione di impianti fotovoltaici connessi alla rete e batterie di accumulo sono pienamente ammessi alla detrazione, purché rientrino in un progetto di ristrutturazione edilizia.

Per installatori e professionisti del settore, la conferma del Bonus Casa significa poter proporre soluzioni più competitive, aiutando i clienti a recuperare parte dell’investimento e accelerare il ritorno economico.

Guida aggiornata dell’Agenzia delle Entrate

Parallelamente, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato una guida aggiornata al Bonus Casa, che chiarisce requisiti, documentazione necessaria e modalità di comunicazione.
Il documento specifica anche che l’agevolazione si applica ai lavori eseguiti su unità immobiliari residenziali e relative pertinenze, nonché sulle parti comuni condominiali.

👉 Puoi consultare la guida completa sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate:
Guida Bonus Casa 2026 – Agenzia delle Entrate

Cosa cambia per installatori e progettisti

Per gli operatori del settore fotovoltaico e termotecnico, la proroga del Bonus Casa 2026 offre la possibilità di:

  • pianificare campagne commerciali e offerte a medio termine, con incentivi chiari e stabili;
  • aumentare la fiducia dei clienti, che possono contare su un meccanismo di detrazione collaudato;
  • ottimizzare la proposta tecnico-economica, integrando incentivi e simulazioni di ROI all’interno delle offerte.

Con strumenti come Reonic, è possibile automatizzare questi passaggi: dal calcolo dell’impianto e del rendimento energetico fino alla creazione del preventivo completo con detrazione inclusa.
In questo modo, gli installatori possono risparmiare tempo, aumentare la trasparenza e presentare ai clienti un’offerta professionale e chiara.

Conclusione

La proroga del Bonus Casa 2026 conferma l’impegno del Governo verso il sostegno all’edilizia e alla transizione energetica.
Per i professionisti del settore, rappresenta un’occasione concreta per pianificare nuovi progetti, migliorare la qualità delle proposte commerciali e valorizzare l’impatto ambientale delle proprie installazioni.

Con strumenti digitali come Reonic, gli installatori possono tradurre queste opportunità in risultati tangibili — offrendo ai clienti preventivi più chiari, completi e basati su dati reali di consumo e risparmio.

FAQ – Bonus Casa 2026

1. Quali interventi rientrano nel Bonus Casa 2026?
Sono ammesse le spese per ristrutturazioni edilizie, manutenzione straordinaria, efficientamento energetico, installazione di impianti fotovoltaici, batterie di accumulo e colonnine di ricarica.

2. È possibile cumulare il Bonus Casa con altri incentivi?
In generale sì, ma non per le stesse spese. È possibile combinare diverse agevolazioni se riguardano interventi differenti sull’immobile.

3. Come funziona la detrazione?
L’importo detraibile viene suddiviso in 10 quote annuali di pari importo, che si scalano dalle imposte dovute dal contribuente.

4. Il Bonus Casa vale anche per le seconde case?
Sì, ma con una detrazione ridotta al 36% rispetto al 50% previsto per la prima abitazione.

5. Serve un limite di reddito per accedere al Bonus Casa?
No, al momento non è previsto alcun limite ISEE o soglia reddituale per usufruire della misura.

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